Per qualche minuto, quei ragazzi dimenticarono quasi tutto: le montagne sullo sfondo, il colore del cielo, il passaggio delle nuvole, il rumore delle voci che riempivano la spiaggia, l’aria che sfiorava la pelle. Tutto svanì, eccetto un paio di galleggianti color vermiglione.
Che si tratti di immergersi in un gioco, di realizzare un’opera artistica, di compiere un lavoro con la massima attenzione, la concentrazione che dedichiamo alle nostre attività diventa un veicolo di meditazione estremamente potente e salutare.
Fotografando impariamo rapidamente a escludere ciò che ci circonda: voci, schiamazzi, freddo o calore, elementi indesiderati di varia natura, per dedicarci esclusivamente a ciò che ha colpito la nostra attenzione.
Mentre i passi di una donna cercavano la pace lungo la riva di un lago, cercavo la sua silhouette. Mentre i lanci dei ragazzi miravano ad un paio di galleggianti, miravo ai loro gesti.
Così facendo rendiamo l’oggetto della nostra attenzione importante, unico, esclusivo; l’atto stesso di osservare intensamente ci permette di andare oltre la sua superficie, oltre l’involucro, e di captare qualcosa di più profondo.
Lo stimolo fotografico di oggi si concentra sui ritratti di strada*: un invito a cogliere la vita delle persone nel loro scorrere quotidiano, osservando senza forzare, raccontando senza invadere.
*I ritratti di strada riguardano la vita delle persone e includono qualsiasi luogo in cui questa accada e possa essere raccontata: campagna, spiaggia, montagna, eccetera.
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